mercoledì 15 ottobre 2008

Mettete photored nei vostri balconi


Ci scrive una signora, una residente di Viale Grassi, la signora Anne Chianu, chiedendoci di dar voce al suo grido disperato:

"Potete tire a qualchetuno della Comune ti mettere uno ti quei cosi che fanno le foto col flesce anche sulla via ti casa mia (viale Grassi n.d.R.)? No che ta quando ano messo sto coso avvicino al barra ntille stanno venendo tutti ti questa mera"
In pratica la signora Chianu Anne ha notato che, causa i photored, il traffico cittadino si è spostato nuovamente su viale Grassi intasandola (cosa analoga per la via d San Cesario direzione Questura); tutti evitano quella strada come la peste e se la fanno vanno a 20 all'ora causando tamponamenti a catena. Anche i commercianti si lamentano: "Per colpa di sti fotored nessuno si ferma più al negozio mio a comprare le mie casse da morto" così ha commentato il signor Tano Beccato che sta organizzando un sit-in davanti al Cesare Battisti con gli studenti e le casalinghe (che però stanno scioperando per l'aumento dello Svelto) e che ha concluso con un minaccioso "Tanto per fare numero"


Rino Moto

lunedì 13 ottobre 2008

"Datemi un palo e vi solleverò... il bilancio comunale"


Finalmente è tutto chiaro. Dopo anni di articoli discussioni, dopo campagne e manifestazioni, ora appare chiaro, limpido, splendente ciò da tampo si celava nella mente dei nostri amministratori. La storia dei filobus era una bufala, la metropolitana di superficie? Uno specchietto per le allodole. Finanziamenti? Pali? Ora è tutto chiaro; i mille pali piazzati dentro Lecce altro non sono che dei sostegni. Si è cominciato con viale Rossini, si è proseguito con Viale dello stadio... tutti i pali neri che ormai da oltre un anno adornano le vie leccesi altro non sono che dei sostegni per i nuovissimi e sensibilissimi photored che controlleranno ogni cosa fuori e dentro l'abitacolo delle vostre auto. Niente passaggi con il rosso, niente eccessi di velocità (tutti a quaranta anche sulla tangenziale), niente scaccolamenti nè aportazioni di cerume; tutto sarà vagliato, controllato è scattato con un flash che (Dio ce la mandi buona) farà incidentare quelli della corsia di fronte.


Virgilio Urbano

domenica 12 ottobre 2008

Appello...


Cari compatrioti, compaesani, ma soprattutto, cari studenti, dottorandi e professori o maestri tutt'altro che unici, la situazione si fa pesante. Per chi avesse perso tutte le puntate precedenti (fatte passare a arte sotto silenzio), ecco qui un generale riassunto alla biutiful: in agosto, un decreto legge, il numero 112, "recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" è stato convertito in legge, la 133, che, appunto, per 'stabilizzare la finanza pubblica e la perequazione tributaria', opererà dei tagli spaventosi, si parla di cifrette intorno ai 732 milioni di euri (hai voglia ccatti moniceddhri!!), i quali dovrebbero essere approvati nella futura prossima imminente mannaggia la miseria finanziaria... chi vi scrive studia in un ateneo che presenta un buco (a me viene da pensare più che altro ad un cratere o semplicemente all'ozono... più buco di quello...) di 50 milioni: in poche parole, schiette e compatte, rischiamo l'anno prossimo nella migliore delle ipotesi di essere commissariati, nella peggiore (che ad ora si prospetta) di non partire con i corsi, e quindi di attaccarci sonoramente al piffero e non avere più la possibilità di studiare; inoltre, con l'approvazione della legge 133, le università che non presentano particolari passività come da noi, per far fronte ai problemi economici derivanti dal maxi taglio (putìa fare la sarta, la maria stella), saranno costrette ad aumentare il costo delle tasse: per uno stipendio medio (20.000 euro l'anno?) sarà sicuramente improbabile pagare una tassa annuale di 6,7 mila euro, anche perchè, oltre all'imposta (e qui si fa riferimento agli studenti fuori sede) il mantenimento di un figlio all'università non è certo semplice come andare alla sagra de lu purpu. Questo,esclusivamente per ciò che riguarda gli studentessi: troviamo poi in lotta per il titolo anche i dottorandi e i ricercatori, praticamente certi di non avere più la possibilità di lavorare (sembra uno scherzo, ma rimpiangere la precarietà diviene un pericolo sempre più concreto) e i maestri elementari, che con l'introduzione del maestro unico avranno ampiamente di che smandrapparsi i cosiddetti.

Alfio Rentino

...alla mobbbilitazione

Ma perchè ti sei messo a scrivere di domenica mattina, che mi devo mangiare le sagne 'n'cannulate, starete pensando. Bene, l'idea, sicuramente ambiziosa, ma non impossibile, è quella di creare un ponte che colleghi le varie facoltà di cui noi tutti facciamo parte: e per tutti parlo di genitori, professori, ricercatori e studenti; questa legge colpisce come non se ne può avere idea, ed è fondamentale che non arrivi all'approvazione della finanziaria: DEVE ESSER RITIRATA!!!leggete, allora, e diffondete il più possibile, e, contattando il meraviglioso corriere, cerchiamo di agire oltre che nel Salento, in tutta Italia (che poi, detto cittu cittu a mmienzu alla chiazza, contando gli extra oppidum, noi Salentini dovremmo essere intorno ai mille mila... altro che regione... Salento nazione!). PS. Una delle iniziative che più prendono piede in questi giorni sono le lezioni in piazza, un ottimo strumento per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica... riuscissimo a organizzare una giornata nazionale in cui far lezione contemporaneamente in più città italiane, daremmo un segnale di certo concreto a chi accusa il movimento che si è creato di essere la solita iniziativa tardo autunnale di perder tempo nel fancazzismo delle occupazioni... se la finanziaria viene approvata, l'anno prossimo le lezioni e il lavoro mancheranno! Detto questo, un gran bel saluto... e adesso, vado anch'io a farmi una ferzura massiccia di sagne.


Alfio Rentino