giovedì 4 giugno 2009

Voti in vendita, si ma a quanto?


Alcuni candidati comprano i voti. Lo denunciano Sandro Frisullo, Alberto Maritati, Checco Laqualunque ed altri esponenti del centrosinistra che però non sono in grado di fare nomi e cognomi dei responsabili di tali reati. Il Corriere della Servola, da sempre in prima linea nelle battaglie per la legalità, si fa allora promotore di una campagna per la trasparenza e la bonifica della campagna elettorale inquinata e invita gli accusatori a fare nomi cognomi e numeri di telefono dei presunti compratori di voti. Per quanti invece fossero interessati alla vendita del proprio voto, possono rivolgersi direttamente al comitato elettorale di San Dana del candidato presidente Checco Laqualunque per definire le condizioni di vendita. "Infattamente - ha spiegato l'Onorevole - il Partito della Servola, quando compra i voti dei cittadini, lo fa alla luce del sole e nelle piazze, invece che per pianerottoli. Un voto 5 euro, 2 voti 15 euro, 10 voti 500 euro. Prima di vendere il vostro voto al primo che passa - ha aggiunto il Laqualunque - passate da noi".

Carmelo Allasta

1 commento:

Spirito Imprenditoriale ha detto...

Vendo voto al migliore offerente